Chiamami Brontolo

martedì, ottobre 24, 2006

Come invento il complotto per eliminare l'estrema comunista

Devo proprio ammetterlo, sentire tanto parlare di complottismo a destra e a manca mi ha contagiata. Da Berlusconi prima, a Prodi ora, per non parlare dei fatti internazionali per i quali non manca mai una teoria del complotto che riesca a spiegare in modo più pittoresco, e per ciò stesso più credibile, in un epoca nella quale il sensazionalismo è il pane quotidiano, ciò che è avvenuto, anche io non ho resistito. Durante il fine settimana lungo trascorso circondata dal malessere diffuso del nord est di questo periodo e dalla sua famigerata nebbia che, offuscando ogni punto di riferimento, probabilmente offusca anche la razionalità delle persone, mi sono convinta che si, oltre ogni ragionevole dubbio, esiste un motivo, per quanto difficile da trovare, per tutto quanto, compresi Prodi e il suo esecutivo!

Tutto è nato dopo due serate trascorse con due amiche diverse a discutere della situazione politica attuale: pur essendo le due amiche in questione una di destra e l’altra di sinistra entrambe condividevano con me e quindi tra loro, sia l’analisi (e il giudizio pessimo) riguardo all’operato del governo fino a questo momento, sia soprattutto le soluzioni in senso libertario ai problemi del paese, in netta contraddizione quindi con le scelte dell’esecutivo.

Felice di poter constatare quanto si possa essere vicini pur se schierati su fronti politici opposti e quindi ottimista sull’effettivo spazio che esiste in questo momento storico per la diffusione e il radicamento di tutto ciò che va nel senso di riduzione del peso dello stato, di liberismo in economia, di libertà di scelta secondo la propria coscienza in ambito civile ed etico, ho scoperto di trovarmi altrettanto d’accordo con loro nel notare quanto fossero in stridente contraddizione le dichiarazioni ufficiali del governo di fronte all’evidenza dei fatti.

Il malcontento diffuso sia da parte dei cittadini che interno alla stessa maggioranza, le critiche di economisti anche dell’area politica di riferimento del governo, il monito del governatore della Banca d’Italia, la sfiducia internazionale nel sistema Italia della stampa e delle Agenzia di Rating che hanno palesato questa sfiducia in una abbassamento del merito creditizio dell’Italia a causa dell’incapacità ancora una volta di accendere il motore dello sviluppo e della crescita, ma anche a causa del mancato risanamento con riforme strutturali, non può non dimostrare inconfutabilmente a tutti e quindi anche a Prodi, Padoa-Schioppa e i suoi che per quanto discutibili non sono certo degli stupidi, che questa finanziaria così concepita è inutile e soprattutto dannosa per il raggiungimento degli scopi che loro stessi continuano imperturbabili a dichiarare come prioritari, ovvero risanamento equità e sviluppo.

Insomma non sembra plausibile pensare che Prodi e TPS continuino a sostenere, incuranti delle critiche, che la finanziaria sia giusta, che il risanamento si raggiunga con semplici tagli e aumenti della tassazione, che la crescita possa essere sostenuta con un aumento dell’imposizione fiscale e con norme che vanno nel senso dell’inasprimento dei controlli introducendo la presunzione di colpevolezza (e non quindi come sarebbe giusto fosse, di innocenza) nei confronti del cittadino da parte dello stato, che le imprese siano aiutate richiedendo loro la trasformazione di un debito futuro in un esborso certo ed immediato di soldi reali, per altro appartenenti ai cittadini e via dicendo….Tutto questo non è plausibile e quindi mi appare evidente (come lo sarebbe per qualsiasi complottista consumato) che ci debba essere un qualche motivo non dichiarato che giustifichi questi assurdi comportamenti.

Così comincia la mia ricerca spasmodica di quale possa essere questo motivo, e come nella formulazione di ogni teoria che si rispetti (anche di quelle che non si rispettano come quella della cospirazione) l’illuminazione arriva inattesa leggendo il Corriere di domenica: TPS, in una sua dichiarazione al convegno Glocus a Frascati afferma che il ceto medio dovrebbe festeggiare perché, dalla morte di Carl Marx per la prima volta si sono convinti 2 partiti della sinistra radicale ad accettare la responsabilità di governo È naturale che a colui che non è avvezzo a scovare evidenze della propria teoria in ogni dove, questa dichiarazione potrebbe sembrare semplicemente una nuova assurdità in contraddizione con i fatti, e invece no, per me novella complottista che utilizza pedissequamente appunto il metodo cospirazional-scientifico, è la prova provata del perché questo governo si ostina a sostenere una finanziaria tanto invisa a tutti: l’eliminazione dell’estrema comunista dallo scenario politico italiano.

E allora capisco il messaggio cifrato di TPS: il ceto medio dovrebbe essere felice del fatto che i comunisti sono finalmente al governo perché questo è il modo migliore per ammansirli e renderli inoffensivi (l’esperienza della Lega Nord secessionista che riscuote molto consenso al nord, che diventa partito moderato con relativa perdita di consenso e smussamento delle idee più radicali –anche se a mio parere piuttosto innovative a differenza di quelle dei comunisti, ma tant’è –durante e dopo l’esperienza di governo dovrebbe insegnare); il ceto medio dovrebbe essere felice che i comunisti abbiano accettato la responsabilità di governo e soprattutto che abbiano contribuito in modo così determinante (e direi quasi esclusivo) alla stesura di questa finanziaria classista che va contro lo sviluppo e che deprime la meritocrazia, perché tale responsabilità nel governo e diretta nella finanziaria farà in modo che, se l’Italia raggiungerà il baratro economico sarà facilmente ravvisabile di chi sia la colpa con conseguente naturale eliminazione del colpevole dalla scena politica italiana.

Ma non è finita qui: dall’alto della mia ormai chiara comprensione dei fatti, ritengo che quello descritto sia lo scenario catastrofico, che quindi ha poche probabilità di accadere. Immersa nella vena di ottimismo datami dalla constatazione che c’è più spazio per le idee libertarie sia a destra che a sinistra di quanto mi immagini, decido che lo scenario più probabile per raggiungere l’obiettivo di concludere definitivamente l’esperienza comunista in Italia, disegnato dalle forze moderate non solo della maggioranza ma anche dell’opposizione (e qui sta il complotto), è invece quello secondo il quale lo strumento della “finanziaria dei comunisti” ideato da Prodi e TPS, serva a compattare il consenso attorno ad una coalizione allargata che promuova e applichi le idee comuni in senso libertario, che peraltro è la stessa finanziaria a suggerire in modo quasi scontato, tanto è lesiva delle libertà individuali civili ed economiche e tanto è classista.

Ecco quindi svelato il mistero di tale palese contraddizione della Finanziaria 2007 con gli obiettivi reali di risanamento equità e sviluppo che il governo continua a sostenere verranno perseguiti nonostante empiricamente si dimostri il contrario. È già tutto previsto e disegnato per poter raggiungere il vero obiettivo, ossia il rinnovamento della cultura politica dell’Italia promuovendo le idee libertarie e eliminando le estreme: la finanziaria intrisa di comunismo ha il compito di suggerire in antitesi le idee sulle quali si dovrà costruire il nuovo consenso sia a destra che a sinistra, ovvero le idee liberali e libertarie (in seguito naturalmente tra destra e sinistra si dovranno fare gli opportuni distinguo, ma almeno l’humus culturale deve essere il medesimo e in questo senso); le forze moderate dovranno farsi carico di incanalarlo nei binari delle riforme. Se però la classe politica sia di destra che di sinistra non sarà in grado di pilotare questo segnale ecco che scatterebbe lo scenario catastrofico per il quale la finanziaria intrisa di comunismo si farà e l’Italia arriverà al baratro; anche in questo caso i comunisti, primi responsabili delle politiche contenute in essa, saranno comunque messi alla gogna ed esclusi dalla scena politica.

Che ne dite, non è quasi quasi bello pensare che potrebbe davvero essere così? Poi però mi rendo conto che il presupposto dal quale sono partita, ovvero che la contraddizione è evidente perché Prodi e TPS non sono degli incompetenti, in effetti non è poi così realistica e quindi la mia teoria complottista purtroppo crolla.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Boh !!

10/24/2006 1:09 PM  
Blogger Unknown said...

Bello!Colgo una sottilissima vena ironica :)

10/24/2006 1:14 PM  
Blogger Chiamami Brontolo said...

L'ironia spero sia ovvia, senza dubbio per quanto rigurda il presunto supporto libertario di Prodi e TPS. Riguardo al fatto che inserire in un governo l'estrema comunista possa essere una strategia per tentare di eliminarla o quanto meno diminuirne l'importanza, diciamo che credo sia possibile. E se è così spero che la strategia funzioni.

10/24/2006 3:34 PM  

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