Voglio ricordare questo giorno
Nonostante Krillix nel suo post l'abbia già espresso molto bene, voglio anche io ricordare questo giorno che ha visto attribuire il premio nobel per la pace a Muhammad Yunus, fondatore di Grameen Bank e soprattutto di un modo di fare banca che per chi non vive in un paese in via di sviluppo ha davvero dell'incredibile: il microcredito.
Non ho resistito e ho ceduto alla necessità di dire quanto anche da queste parti Yunus sia apprezzato.
Concedere microcrediti ai più poveri tra i poveri che non possono fornire garanzie per la banca se non quella che da questo credito dipende la loro vita è proprio quello che il grande Yunus si è inventato, dimostrando negli anni che è tutto vero e tutto possibile e addirittura profittevole: il microcredito, che permette ai beneficiari di essere piccoli imprenditori di se stessi e quindi fautori diretti del proprio sostentamento, oltre ad essere a mio parere (anche per esperienza di consocienza diretta) una delle modalità migliori per aiutare le persone ad affrancarsi da situazioni di estrema povertà, senza la necessità di passare attraverso fondi regalati ai governi inefficienti e corrotti dei paesi in via di sviluppo che prosciugano gli aiuti quasi del tutto prima di riversare le briciole in progetti assistenziali, ha tassi di insolvenza estremamente bassi.
Tassi di insolvenza e perdite in caso di insolvenza bassi anche rispetto alle banche "normali" che si tutelano con garanzie soprattutto reali di tutti i tipi, proprio per il fatto che i beneficiari dei microcrediti si sentono soprattutto moralmente in debito verso la banca che in quesi casi ha un ruolo di vera benefattrice. Le persone sentono di non poter tradire la fiducia di chi per primo ha dimostrato di averne in loro.
Ulteriore meccanismo di garanzia atipica è inoltre fornito dalle pressioni che il ruolo ricoperto nella società dalle persone cui viene concesso il microcredito: oltre a non volere tradire la fiducia di chi ha concesso loro il prestito, il deterrente allo spreco improduttivo del denaro prestato e quindi al non ripagamento di questo alla banca è la vergogna del fallimento di fronte ai membri della comunità cui si appartiene.
Il successo di Grameen Bank passa infatti anche e soprattutto attraverso l'analisi sociologica preventiva approfondita della comunità in cui i beneficiari del microcredito vivono, e dei meccanismi di pressione che i rapporti tra i membri della comunità creano in questi. La comprensione della società e delle frizioni psicologiche che questa crea ai destinatari del prestito in modo da trovare chi sono le persone che in questo senso offrono maggiori garanzie sulla restituzione del debito e quindi quale ruolo sociale è più adatto al prestito, e il maggiore fattore di successo di Grameen.
E con la diffusione del microcredito ad un numero sempre più vasto di beneficiari la cosa in assoluto più importante migliore è che si assiste davvero ad un miglioramente delle condizioni di vita delle persone nei paesi in via di sviluppo, e questo è il merito indiscusso di Muhammed Yunus che oggi, con mia grandissima gioia viene giustamente insignito dalla comunità internazionale con il nobel per la pace, che grazie a lui riacquista il suo signifacato.
E siccome è venerdì questa sera brinderò anche a lui.
Tassi di insolvenza e perdite in caso di insolvenza bassi anche rispetto alle banche "normali" che si tutelano con garanzie soprattutto reali di tutti i tipi, proprio per il fatto che i beneficiari dei microcrediti si sentono soprattutto moralmente in debito verso la banca che in quesi casi ha un ruolo di vera benefattrice. Le persone sentono di non poter tradire la fiducia di chi per primo ha dimostrato di averne in loro.
Ulteriore meccanismo di garanzia atipica è inoltre fornito dalle pressioni che il ruolo ricoperto nella società dalle persone cui viene concesso il microcredito: oltre a non volere tradire la fiducia di chi ha concesso loro il prestito, il deterrente allo spreco improduttivo del denaro prestato e quindi al non ripagamento di questo alla banca è la vergogna del fallimento di fronte ai membri della comunità cui si appartiene.
Il successo di Grameen Bank passa infatti anche e soprattutto attraverso l'analisi sociologica preventiva approfondita della comunità in cui i beneficiari del microcredito vivono, e dei meccanismi di pressione che i rapporti tra i membri della comunità creano in questi. La comprensione della società e delle frizioni psicologiche che questa crea ai destinatari del prestito in modo da trovare chi sono le persone che in questo senso offrono maggiori garanzie sulla restituzione del debito e quindi quale ruolo sociale è più adatto al prestito, e il maggiore fattore di successo di Grameen.
E con la diffusione del microcredito ad un numero sempre più vasto di beneficiari la cosa in assoluto più importante migliore è che si assiste davvero ad un miglioramente delle condizioni di vita delle persone nei paesi in via di sviluppo, e questo è il merito indiscusso di Muhammed Yunus che oggi, con mia grandissima gioia viene giustamente insignito dalla comunità internazionale con il nobel per la pace, che grazie a lui riacquista il suo signifacato.
E siccome è venerdì questa sera brinderò anche a lui.
6 Comments:
se si vuole, l’economia e la finanza possono essere anche di grande aiuto per risolvere e porre rimedio ai problemi mondiali, e non solo uno strumento per aumentare la disuguaglianza e l’eclusione.
In tanti credono che etica e finanza siano termini in apparente contraddizione, apparente però, poiché oggi la finanza etica si sta sviluppando sempre di più a livello mondiale e il suo successo risulta essere crescente
Un'abbraccio quindi all'economia civile,ai benedettini, alle fondazioni e all'umanesimo civile?
Un'abbraccio al concetto di "dono" in sostituzione al lucro?
Un abbraccio all'economia di mercato nata nel 1400 con i monti di pietà e non con la rivoluzione industriale?
Ma si abbracciamo....anche se siamo stimiamo sempre Ford...
Leggere Stefano Zamagni please...
un abbraccio vero al riconoscimento che l'imprenditoria diffusa, vorrei dire il capitalismo, pongno le basi per la diffusione del benessere e per una società più libera.
il lavoro di Yunus dimostra questo e sono felice che sia stato riconosciuto a livello internazionale.
scusa Republican che significa "un abbraccio al concetto di dono in sostituzione al lucro"? non vi è alcun dono in un un microcredito anzi, beneficiari pagano tassi di interesse che da noi verrebbero considerati usurai (comunque appunto più bassi di quelli praticati dagli usurai con la certezza legale del prestito e trasparenza di chi ti presta il denaro). eppure i destinatari ripagano il debito con il frutto della loro microattività, non vedo dono in questo bensì crescita della consapevolezza del proprio valore semmai.
antonio sono d'accordo con te che l'economia e la finanza sono di grande aiuto, spesso però si evita di dirlo apertamente come se di per se fosse negativo. il premio dato a yunus è un passo avanti verso questo riconoscimento.
per esperienza personale (ho studiato economia e mi occupo di temi che potrebbero benissimo essere sfruttati da organizzazioni che lavorano per migliorare le condizioni dei paesi in via di sviluppo e più volte mi sono proposta) devo dire che purtroppo le organizzazioni in italia che si occupano di queste cose tendono a non considerare come l'expertise nel settore privato potrebbe essere riutilizzata nel terzo settore, con perdita a mio parere di potenzialità!
Ottimo intervento, Brontolo..
Condivido il tuo entusiasmo per il riconoscimento assegnato a Yunus (e magari chissa che tra qualche anno un riconoscimento adeguato non venga tributato anche a Hernando de Soto...), e ti segnalo il mio post sul tema sul mio blog SullaMela.com
Puoi imparare l'antifascismo da un semplice ragazzino di oggi?
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